In letteratura è evidente un progressivo spostamento verso approcci metodologici nei quali decade la centralità assoluta della persona mentre viene esplicitata la necessità di considerare in modo integrato i bisogni e i limiti delle quattro dimensioni della nozione sistemica di ambiente (geosfera, biosfera, sociosfera e tecnosfera), e dei tre ambiti che intervengono nella sostenibilità (sociale, ambientale ed economica).
Questo sguardo, che consiste in un continuo zoom in e zoom out tra le scale del progetto, permette di arrivare a soluzioni che possano soddisfare i bisogni di tutti gli attori dell’ecosistema territoriale, superando il solo Human-Centered Design e muovendosi verso un More than Human-Centered design (vedi, ad esempio i casi Life Centered, Planet Centric, ecc.), che considera centrale nella progettazione anche altri agenti come le risorse naturali (aria, acqua, suolo, vegetali, cibo…).
A tal fine, in questa traiettoria s’intende riflettere su come questo spostamento di centralità intervenga concretamente nel progetto, prevedendo un dialogo tra il design e le altre discipline del progetto ed estendendo le riflessioni dalla scala micro del design a quella meso e macro.